La rinite allergica è una patologia infiammatoria della mucosa che riveste le cavità nasali, è molto frequente (interessa fino al 30% della popolazione adulta) e può essere legata alla sensibilizzazione sia ad allergeni stagionali che perenni. Gli acari della polvere appartengono a quest’ultima categoria in quanto sono presenti tutto l’anno e rappresentano la fonte allergenica principale della polvere domestica. Nella rinite allergica i sintomi più importanti sono rappresentati dall’ostruzione nasale e dalla starnutazione a salve in seguito ad esposizione ad ambienti polverosi; è possibile che siano però presenti anche sintomi respiratori, quali mancanza di fiato, senso di oppressione toracica o tosse, legati alla presenza di concomitante asma allergico. I sintomi sono generalmente presenti tutto l’anno ma possono talvolta manifestarsi solo ai cambi di stagione (primavera e autunno), periodi di maggiore proliferazione degli acari

Per la gestione della rinite indotta da acari della polvere si possono considerare tre approcci terapeutici: la  profilassi ambientale, la farmacoterapia e l’immunoterapia specifica (AIT). Si tratta di interventi efficaci, che agiscono su aspetti diversi e, pertanto, sulla base del quadro clinico del paziente, possono essere impiegati singolarmente o essere associati per ottenere un maggior  controllo della patologia e, nel caso dell’AIT, anche un effetto preventivo sullo sviluppo di asma. 

Nei pazienti con rinite da acari della polvere la profilassi ambientale, ossia evitare di esporsi all’allergene ricopre un ruolo fondamentale. La bonifica ambientale, in particolare in ambiente domestico, include diversi accorgimenti, di seguito i principali:

  • Ridurre la presenza di oggetti e mobilio reservoir di polvere domestica. Tendaggi pesanti, tappeti, moquette, soprammobili, divani e poltrone imbottiti, librerie aperte e peluche andrebbero evitati, in particolare in camera da letto, in quanto rappresentano una fonte di facile accumulo di polvere e sono un habitat favorevole per la proliferazione degli acari della polvere. 
  • Accurata pulizia. È consigliato rimuovere regolarmente la polvere accumulatasi sulle superfici, meglio utilizzando un panno umido così da non sollevarla oppure con elettrodomestici aspirapolvere dotati di filtro HEPA (High-Efficiency Particolate Air filtration system).
  • Utilizzare barriere fisiche a protezione di materassi, cuscini e piumini. Per avvolgere tali oggetti si può utilizzare una copertura in plastica con cerniera; alternativamente esistono coprimaterassi e copricuscini di tessuti specifici che impediscono il passaggio degli acari della polvere corrispettivamente ai materassi ed ai cuscini che rivestono. In particolare, risultano efficaci allo scopo alcuni tessuti che hanno una trama con pori di dimensioni tali da non consentire il passaggio degli acari, sia in forma adulta che immatura, e che mantengono la loro caratteristica funzionale per anni anche dopo lavaggi ripetuti. 
  • Lavare ad alta temperatura biancheria da letto e tessuti lavabili. Gli acari della polvere non  sopravvivono all’esposizione a temperature molto basse o alte, pertanto è consigliato lavare la biancheria da letto almeno una volta a settimana a temperatura di almeno 60° C, temperatura consigliata anche per il lavaggio degli altri tessuti che lo consentono. Per tale motivo può essere utile sostituire tendaggi, coperte e altri tessuti con analoghi di materiali lavabili ad alte temperature. Un altro accorgimento utile è esporre frequentemente cuscini, materassi e federe al sole e all’aria aperta.
  • Controllo dell’umidità degli spazi indoor. L’umidità favorisce la proliferazione degli acari dalla polvere, pertanto è consigliato mantenere un’umidità relativa inferiore al 50%.  Questo è ottenibile tramite deumidificatori o impianti di condizionamento dell’aria; ma in loro assenza può essere buona norma arieggiare frequentemente gli ambienti chiusi, in particolare in condizioni di clima ambientale secco.

Il trattamento farmacologico della rinite varia in base all’intensità  e alla frequenza dei sintomi  avendo infatti come scopo il loro controllo. Farmaci antistaminici per via orale rappresentano una prima linea di trattamento efficace in particolare su sintomi quali prurito nasale e starnutazione. Un valido aiuto, in particolare sul sintomo dell’ostruzione nasale, è dato anche dalla terapia topica nasale: si possono effettuare cicli di terapia con spray nasali a base di steroidi oppure a base di steroide ed antistaminico. Al contrario, la terapia steroidea sistemica andrebbe evitata a causa dei suoi effetti collaterali, limitandola a casi particolari e sempre su indicazione dello specialista. 

Un’ulteriore arma molto importante ed efficace a disposizione del medico allergologo nei confronti della rinite allergica è rappresentata dall’immunoterapia specifica la quale rappresenta l’unico trattamento in grado di modificare la storia naturale della patologia e di ridurre non solo i sintomi e la necessità di ricorrere alla terapia, ma anche la probabilità di comparsa di asma. Si tratta di una terapia specifica nei confronti dell’allergene che determina una modificazione di alcuni meccanismi immunologici determinando lo sviluppo di una tolleranza nei confronti dell’allergene. L’immunoterapia per gli acari della polvere può essere somministrata tramite due modalità, sublinguale o sottocute, e va protratta per un tempo variabile dai 3 ai 5 anni. I benefici non sono  immediati, tuttavia nella maggior parte dei pazienti si mantengono negli anni successivi alla sospensione del trattamento.

La rinite da acari della polvere è una patologia impattante sulla qualità di vita del paziente, pertanto è essenziale che venga riconosciuta così che il paziente abbia a disposizione tutti gli strumenti più adatti a combatterla, dalle norme di bonifica ambientale ai trattamenti più idonei al suo specifico caso.

 

 

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