Adatia A, ET AL. J Asthma Allergy. 2017 Apr 27;10:141-151.
Recensione a cura di: Silvia Peveri, Allergologia Ospedale G. da Saliceto, Piacenza
Il sesamo è un alimento in grado di provocare reazioni anafilattiche gravi. Sono state identificate le seguenti proteine allergizzanti: due 2S albumine (Ses i 1 e Ses i 2), una 7S globulina (Ses i 3), due oleosine (Ses i 4 e Ses i 5) e due 11S globuline (Ses i 6 e Ses i 7). Per la diagnosi è possibile effettuare:
– Skin Prick test: utili ma spesso negativi perché privi di alcuni allergeni presenti nel sesamo ma insolubili in acqua (oleosine)
– Skin Prick prick test (prick by prick) e patch test a lettura immediata (dopo 20 minuti): utili se effettuati con olio di sesamo o thaini (burro di sesamo) perchè in grado di intercettare le oleosine lipofile ma insolubili in acqua e quindi assenti negli estratti commerciali dei prick test e nei CAP per il dosaggio delle IgE specifiche.
– Dosaggio IgE specifiche per la fonte intera: scarsa performance diagnostica sempre legata al fatto che non è in grado di intercettare le oleosine insolubili in acqua.
Inoltre va tenuta presente una possibile cross reattività segnalata fra il sesamo e l’arachide dovuta alle viciline (Ara h1 dell’arachide e Ses i 3 del sesamo) che hanno un grado di omologia relativamente alto.
– Dosaggio IgE specifiche per molecole: è disponibile solo la molecola Ses i 1 nel test ISAC Microarray
– Food Challenge: rimane il gold standard per la diagnosi
In conclusione, in caso di sospetta allergia al sesamo è bene non fidarsi mai di un Prick test negativo o di una negatività al dosaggio IgE specifiche perché gli allergeni più pericolosi di questa fonte allergenica solo proprio oleosine insolubili in acqua e solubili solo in matrice oleosa. Per tanto questi allergeni non sono presenti negli estratti per i test cutanei né nei CAP per il dosaggio IgE.
E’ necessario effettuare sempre anche prick by prick e patch test a lettura immediata con olio di sesamo.