Razionale
L’anafilassi è una reazione di ipersensibilità sistemica, a rapida insorgenza e potenzialmente fatale, causata da un rapido rilascio di mediatori preformati, neoformati e citochine da parte dei mastociti e basofili, che richiede un rapido riconoscimento e trattamento di emergenza, al di là di quella che può essere la sua patogenesi, ovvero IgE mediata, IgG mediata, legata all’attivazione del complemento o legata alla degranulazione diretta dei mastociti.
L’anafilassi, la cui prevalenza varia dallo 0,3 al 3,1%, può essere idiopatica o correlata all’esposizione/assunzione di sostanze (allergeni) come alimenti, farmaci, veleno di imenotteri. Il suo esordio può presentarsi con alcuni sintomi prodromici a carico della cute/mucose, apparato respiratorio, gastrointestinale. Il trattamento terapeutico di elezione è rappresentato dalla somministrazione di adrenalina, che è in grado di inibire il rilascio dei mediatori responsabili dell’anafilassi.
In Italia vi sono circa 40 casi di anafilassi fatale ogni anno, dato che però risulta incerto e sottostimato in quanto si viene a basare solo sui casi riportati dalla cronaca, con la mancanza dei dati che non figurano nelle statistiche ufficiali. Tale carenza si correla in parte all’assenza di un sistema di sorveglianza nazionale, evidenziando così la rilevanza che verrebbero ad avere le segnalazioni/classificazioni come tali dei casi di anafilassi da parte del Pronto Soccorso e la realizzazione di un registro nazionale per l’anafilassi fatale, come presente nel regno Unito dal 1992.
Tra i fattori associati a un rischio più elevato di anafilassi vi sono una pregressa reazione, la presenza di asma bronchiale e l’assenza di sintomi cutanei.
Inoltre vi sono alcuni cofattori, come l’esercizio fisico, le infezioni, l’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei e l’alcool, che agiscono da fattori aggravanti, favorendo l’evoluzione di una reazione allergica in anafilassi.
L’abilità di riconoscere i sintomi dell’anafilassi e di trattarla immediatamente con la somministrazione di adrenalina può salvare la vita di chi ne viene colpito.
L’evitamento degli allergeni che possono portare all’anafilassi, in particolare nei pazienti con nota allergia IgE mediata, e il possesso di un piano d’azione scritto (anaphylaxis action plan) per la gestione dell’anafilassi possono rappresentare delle strategie vincenti nei pazienti a rischio di anafilassi.
Pertanto questo evento istituzionale che ci impegniamo ad organizzare a nome della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC) risponde all’esigenza della comunità scientifica di adottare un percorso di riconoscimento e di condivisione rivolto all’anafilassi, con la possibile costituzione di una rete istituzionale e scientifica di eccellenza, volta a migliorare la qualità di vita del paziente allergico con l’attuazione di protocolli di assistenza volti ad un riconoscimento e una gestione mirata e personalizzata dell’anafilassi.