Recensione a cura di Giulia De Feo e Roberta Parente – Dipartimento di Medicina, Divisione di Allergologia ed Immunologia Clinica, Università degli Studi di Salerno
La sindrome di Behçet (BD) è una malattia infiammatoria cronica sistemica su base vasculitica caratterizzata clinicamente da aftosi orale ricorrente, ulcere genitali, e manifestazioni oculari. L’interessamento oculare è tipicamente caratterizzato da uveite bilaterale ricorrente non granulomatosa che, in alcuni casi, può condurre a severe complicanze. In questi pazienti i classici DMARDs (methotrexate, ciclosporina, azatioprina) possono non bastare e spesso devono essere sostituiti o associati ad un farmaco biologico, generalmente un anticorpo monoclonale anti-TNFa.
L’obiettivo primario di questo studio è stato quello di dimostrare l’efficacia dell’adalimumab (ADA) nel trattamento dell’uveite in un gruppo di 40 pazienti (22M, età media di 41 anni) affetti da BD. I dati clinici sono stati analizzati retrospettivamente al baseline, a 3 e a 12 mesi di trattamento.
L’ADA si è dimostrato efficace sia come agente steroid-sparing sia nel ridurre il numero di flares di uveite nel corso dei 12 mesi di terapia, rispetto al periodo pre-trattamento. Ha inoltre dimostrato efficacia nel migliorare l’acuità visiva, nel ridurre lo spessore maculare misurato mediante tomografia ottica (OCT) e nel ridurre il riscontro di vasculite retinica alla fluorongiografia. Tali modificazioni avevano tuttavia una lenta progressione e pertanto non si osservavano se non dopo 12 mesi di terapia (a 3 mesi solo per la fluoroangiografia).
Non è stata riscontrata alcuna differenza nel numero di riacutizzazioni tra pazienti in trattamento con solo ADA e i pazienti in terapia di associazione con DMARDs né tra pazienti che avevano ricevuto ADA in prima linea e quelli trattati in precedenza con altro anti-TNFa (ADA in seconda/terza linea). Inoltre non è stata osservata alcuna differenza delle modificazioni strumentali visibili in fluoroangiografia e OCT nei suddetti gruppi. Tuttavia, la terapia di associazione di ADA e DMARDs si è dimostrata più efficace nel controllare le manifestazioni extra-oculari del Behçet.
Non sono stati osservanti eventi avversi in nessuno dei pazienti.
L’ADA può dunque essere considerato un trattamento sicuro ed efficace nei pazienti con uveite BD-correlata.