Definizione

La rinite da freddo, nota anche come “naso dello sciatore”, è caratterizzata dallo sviluppo di sintomi nasali in seguito all’esposizione ad aria fredda. Tale condizione è molto diffusa, può accentuarsi in condizioni climatiche ventose ed è più frequente nei paesi con un clima più rigido: infatti in tali aree il 50% degli individui riferisce sintomi a carico delle vie nasali indotti dal freddo [1,2].

Cause

L’ipotesi attualmente più accreditata è che la reazione della mucosa nasale all’aria fredda rappresenti l’ultimo step di un meccanismo di compensazione attivato per preservare l’omeostasi della mucosa nasale. E’noto che una delle funzioni principali del naso è quella di riscaldare ed umidificare l’aria inalata e, per svolgere questa funzione, la mucosa nasale disperde calore e acqua.

La capacità della mucosa nasale di riscaldare ed umidificare l’aria inalata può essere attribuita in gran parte alla sua struttura e funzione. Infatti, la fitta rete di capillari disposti sotto l’epitelio caratterizzata da fenestrature rivolte verso il lume delle vie aeree probabilmente rappresenta la fonte di calore e acqua.

Il percorso più probabile attraverso il quale l’acqua diventa disponibile per l’umidificazione è il trasferimento passivo attraverso le giunzioni intraepiteliali della mucosa nasale in risposta a forze osmotiche: se la quantità di acqua nell’aria inspirata diminuisce (in condizioni di freddo) si creerà un gradiente che porterà ad una perdita di acqua da parte della mucosa nasale per ristabilire l’equilibrio [3].

Ma allora perché la rinite da freddo non si manifesta in tutti gli individui esposti a basse temperature?

La risposta non è ancora definita ma sembrerebbe che i soggetti affetti da rinite da freddo presentino una maggior sensibilità di risposta gli stimoli esterni [4] con maggior perdita di acqua da parte della mucosa nasale in seguito ad inalazione di aria fredda.

Diagnosi

La diagnosi di rinite da freddo è essenzialmente clinica sebbene siano stati eseguiti, soprattutto a scopo di ricerca, dei test di provocazione nasale con aria fredda.

Sintomi

La rinite da freddo è caratterizzata da rinorrea, naso chiuso e bruciore nasale che compaiono entro pochi minuti dall’esposizione all’aria fredda con risoluzione della sintomatologia una volta terminato lo stimolo. Tale disturbo interessa sia gli individui sani, che manifestano generalmente solo rinorrea, ma con maggior prevalenza coinvolge chi soffre già di altre forme di rinite e in tali soggetti si manifesta con sintomi più marcati come ostruzione nasale e starnutazione.

Trattamento

Dal momento che i sintomi scompaiono al venir meno dell’elemento trigger (il freddo), la rinite da freddo non necessita di particolari cure. In caso di sintomatologia particolarmente invalidante possono essere utilizzati degli spray nasali decongestionanti  ma il loro utilizzo a lungo termine non è consigliato. Per la rinorrea possono essere utilizzati con parziale successo i farmaci anticolinergici ma richiedono un uso quotidiano frequente. E’ sconsigliato l’utilizzo di farmaci antistaminici e di spray cortisonici nasali in quanto non efficaci sul controllo dei sintomi (dal momento che non si tratta di un processo infiammatorio o allergico).

Conclusioni

La rinite da freddo costituisce un problema attuale la cui rilevanza clinica varia in base alla sensibilità degli individui al freddo. Attualmente non è ancora ben definito il meccanismo attraverso cui la stimolazione nervosa indotta dall’aria fredda inalata inneschi le risposte adattative sopra descritte pertanto saranno necessari ulteriori studi per meglio identificare tale entità nosologica.

 

 

Bibliografia:

  • Koskela HO. Cold air-provoked respiratory symptoms: the mechanisms and management.Int J Circumpolar Health. 2007 Apr;66(2):91-100.
  • Bonini S, Bonini M, Bousquet J, et al.: Rhinitis and asthma in athletes: an ARIA document in collaboration with GA2LEN. Allergy 2006, 61:681–692.
  • Cruz AA, Togias A. Upper airways reactions to cold air. Curr Allergy Asthma Rep. 2008 Apr;8(2):111-7.
  • Diemer F, Sanico A, Horowitz E, et al.: Non-allergenic inhalant triggers in seasonal and perennial allergic rhinitis [abstract]. J Allergy Clin Immunol 1999, 103:S2.