Definizione ed epidemiologia

La cheratocongiuntivite di Vernal è una condizione infiammatoria cronica della superficie dell’occhio con interessamento oculare bilaterale e una tipica ricorrenza stagionale.

Colpisce principalmente i bambini, in particolare sotto i 10 anni, con una maggiore incidenza nei maschi rispetto alle femmine, con un rapporto di circa 3:1. Si manifesta più comunemente in aree geografiche con clima caldo e secco. 

Tale patologia si associa nel 50% dei pazienti a manifestazioni atopiche, sebbene l’atopia non giustifichi del tutto la patogenesi, che rimane ad oggi non ancora completamente chiarita.

 

Sintomi

Nella cheratocongiuntivite di Vernal il prurito oculare è il sintomo più frequente, tuttavia possono essere presenti anche fotofobia (intolleranza alla luce), lacrimazione e sensazione di corpo estraneo. Nei casi più severi si può riscontrare anche dolore oculare, dovuto alla formazione di erosioni corneali.

Soprattutto nei primi anni di esordio, i sintomi sono più intensi nel periodo primaverile, tuttavia con il passare del tempo è possibile che diventino presenti tutto l’anno. Inoltre, è importante ricordare che oltre il 20% dei pazienti può presentare sin da subito sintomi cronici senza chiara stagionalità.

La cheratocongiuntive di Vernal è una patologia a tendenza auto-limitante, ossia i sintomi tendono a risolversi spontaneamente con la pubertà. Tuttavia, nei casi gravi o non trattati adeguatamente, a causa delle complicazioni corneali, si possono verificare danni permanenti con riduzione della vista.

 

Diagnosi

La diagnosi della cheratocongiuntivite di Vernal non si avvale di test specifici, ma si basa sul quadro clinico e sul riscontro durante la visita da parte dello specialista oftalmologo di alcuni segni tipici, quali ad esempio papille giganti simili a ciottoli sulla congiuntiva palpebrale superiore. Vanno poi escluse attentamente altre cause di cheratocongiuntivite, come quella allergica.

 

Trattamento

Nel trattamento sono previsti due approcci:

  • comportamentale. In particolare, si consiglia di non strofinare gli occhi e di evitare, per quanto possibile, l’esposizione a fattori quali vento, calore, acqua salata e luce solare.

 

  • farmacologico. Colliri a base di farmaci antistaminici e stabilizzatori dei mastociti, accompagnati spesso da terapia antistaminica orale, rappresentano un’efficace prima linea di trattamento nella maggior parte dei pazienti e andrebbero utilizzati quotidianamente durante tutta la stagione interessata.  Nei casi resistenti, sotto attenta osservazione oculistica, sono utilizzati farmaci quali cortisonici topici e farmaci immunomodulatori topici (ciclosporina e inibitori della calcineurina). Alcuni studi hanno evidenziato anche l’efficacia di farmaci biologici. 

 

Bibliografia

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Saracco Elena

About Elena Saracco

Medico in formazione specialistica in Allergologia e Immunologia Clinica- Università degli Studi di Torino A.O. Ordine Mauriziano, Torino Membro SIAAIC (Società Italiana di Allergologia Asma ed Immunologia Clinica) ed EAACI (European Academy of Allergy and Clinical Immunology) dal 2021. Master di II livello in Dietologia e Nutrizione- Consorzio Universitario Humanitas